Clitoride e punto G, come far eccitare una donna

Clitoride e punto G, come far eccitare una donna

Donna: un universo di emozioni!

Essere donna non è facile ma è la cosa più bella del mondo.
Siamo complicate ma al contempo uniche, abbiamo un volto ma tante sfaccettature, siamo forti ma al allo stesso tempo fragili.
Siamo un universo di emozioni!
Proprio per questo, spesso, facciamo fatica a farci capire, in particolar modo quando si parla di sesso.
Esistono ancora tantissimi tabù da questo punto di vista: una donna non può masturbarsi, non può provare piacere, non può raggiungere l'orgasmo e soprattutto non può averne più di uno.
Queste sono tutte dicerie, fandonie, che nel corso del tempo stanno venendo smontate (per fortuna!).
Qualsiasi donna è libera di vivere la propria sessualità come crede e soprattutto nel modo più appagante: proprio per questo in tale articolo si parlerà di come far eccitare una donna ed in particolare modo, stimolando la clitoride e il punto G.
Quanto ne conoscete su questo argomento? Scopriamolo insieme!
 

Clitoride e punto G: cosa sono?

Prima di parlare di come far eccitare una donna attraverso la stimolazione di queste due cose, bisogna capire come queste siano collegate tra loro.
Il punto G è facilmente individuabile dalla donna stessa: basta inserire due dita in vagina e alla profondità di circa 5 o 7 centimetri si troverà questo luogo di emozioni fortissime che genera piacere immenso.
Il punto G, che si chiama anche zona CUV (clitoro-uretro-vaginale), è differente in ogni donna: per grandi linee i centimetri sono quelli indicati poc'anzi, è poi ovvio che ogni persona è differente.
Generalmente la zona è individuabile perchè risulta essere più spugnosa; se non si è mai entrati in contatto con il punto G è preferibile provare prima da stesi e poi magari da seduti (questo per quanto concerne l'autostimolazione, ma non solo).
La clitoride non è altro che la parte visibile del punto G: è ricca di terminazioni nervose e genera davvero molto piacere se sollecitata nella maniera opportuna.
Dopo questa breve spiegazione tecnica, è giusto passare alle cose importanti, ossia il fulcro di questo articolo: come far eccitare una donna attraverso la sollecitazione di punto G e clitoride?
Innanzitutto abbiamo visto che il punto G non è una cosa utopica o fantascientifica ma esiste a livello anatomico…ma allora quello che viene da chiedere è: perchè è così difficile stimolare quella zona?
Vediamo le tecniche infallibili per lasciare di stucco una donna.
 

Punto g e clitoride: il fulcro dell'eccitazione femminile

Come è stato detto poc'anzi, la stimolazione di queste due zone è molto importante per favorire l'eccitazione femminile: l'una è collegata all'altra.
Per quanto riguarda l'atto sessuale e quindi la sollecitazione di queste due zone col fine ultimo di provocare orgasmi multipli, la stimolazione di punto G e clitoride risulta essere davvero fondamentale.
Questo perchè la donna, generalmente, non raggiunge l'orgasmo con la penetrazione, bensì attraverso il punto G.
Per far dunque provare piacere alla partner, oltre a metterla a proprio agio e in una condizione di relax, la prima cosa da fare e farla stendere: difatti, come è stato già accennato nell'articolo, la sollecitazione del punto G avviene meglio da stesi.
Una volta inserite le dita, il pene o anche un sex toys(è indifferente), quello che bisogna fare è individuare la zona esatta in cui è collocato il punto G della partner. Una volta trovato il punto esatto, quello che è fondamentale fare è far gonfiare quella zona attraverso i colpi "inferti" dal pene, dalle dita o dal sex toys.
Più si gonfia e più lei prova piacere! Non fermatevi assolutamente finche lei non geme e arriva all'orgasmo (o a gli orgasmi)!
Provare per credere!
Ovviamente ogni donna è a sè e, soprattutto, dipende molto anche dalla situazione e dall'intesa che c'è tra i due partner.
Queste sono solo linee guida generali che spero possano esservi utili qualora vi trovaste in difficoltà!
Grazie per aver letto l'articolo e buona ricerca del punto G!

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